“VOILÀ” È IL NUOVO SINGOLO DI SARA LAURE, UNA LUCE DI VERITÀ ESPERANZA SULLE OSTILI OMBRE DELLE DISPARITÀ DI GENERE

Ascolta su Spotify

La sensualità ricercata e l’avvolgente vocalità black-soul di Sara Laure tornano a corroborare di pathos ed eleganza la sua mission “Women Empowerment” in “Voilà” (_Cosmophonix Artist Development/Altafonte Italia_), un vero e proprio inno contemporaneo all’emancipazione femminile e all’equità di genere.

Un impegno, quello della giovane e talentuosissima cantautrice
italo-africana, nato dall’intreccio di vocazione, inclinazione personale
ed esperienze di vita vissuta, che l’ha portata ad esprimere, attraverso
le sue release, i gap quotidiani cui, ancora oggi, molte donne si
ritrovano dover far fronte.

Raccontarsi per raccontare; questo il concetto chiave del successo della
brillante queen del pop-soul italiano, che dopo aver dimostrato
un’impeccabile ed esplosiva miscela di attitudine, carisma, sensibilità
e groove in “Prima Donna” ed aver dissipato la fitta coltre di
giudizi e preconcetti sull’estetica femminile in “Habit serrée”,
scardinando la sempre più comune e deleteria analogia tra esposizione
mediatica consapevole ed oggettivazione del corpo della donna, fa centro
con un pezzo volto a smantellare un altro cliché ancora troppo radicato
nella cultura globale, che è possibile riassumere nella locuzione
tedesca “Für eine Frau machst du das aber ganz gut” (“Te la sbrighi
bene, per essere una donna”).

Stereotipi, pregiudizi e luoghi comuni spesso banalizzati con sferzante
sarcasmo, tramandati da una cultura prettamente maschilista, che la
raffinata artista veneta mette in luce mediante liriche e sonorità
super catchy, con l’intento di sottolinearne l’insidiosità in un
tessuto sociale sempre più orientato a stigmatizzare per poi smentirsi
dietro il sipario del politically correct anziché mettere in
discussione sistemi e dottrine di pensiero arcaiche, con la volontà di
dar voce prima e vita poi ad uno spaccato in cui congetture e
convenzioni sessiste anacronistiche non siano rovesciate, ascrivendo
quindi un maggior prestigio alla figura femminile, bensì rese
effettivamente eque ed equilibrate, nel rispetto di ciò che è la
natura umana, oltre il concetto di genere e appartenenza sessuale,
attribuita e percepita.

«Fin da piccolina – dichiara Sara Laure – ho dovuto imparare ad
 essere indipendente, a saper contare su me stessa, addossandomi spesso
 anche responsabilità che non avrei dovuto portare sulle spalle.

Sono  sempre stata matura e coscienziosa e crescendo, ho avuto a che fare
 con uomini che faticavano tantissimo ad accettare la mia
 determinazione, ad accettare donne ambiziose e che sanno esattamente
 quello che vogliono.

Alcuni di loro, provavano un vero e proprio  fastidio nel sapere che il mio primo pensiero era ed è sempre stato  il lavoro: la mia carriera, il lasciare un segno in questa mio cammino  sulla Terra.

Ci tengo a dire che non voglio generalizzare,  fortunatamente non tutti gli uomini sono così, ma nessuno dovrebbe  esserlo!

Purtroppo, ancora oggi, noi donne dobbiamo fare tripli salti  mortali quotidiani per poter raggiungere i nostri obiettivi, per  cambiare le regole del gioco ed essere, davvero, al pari di colleghi e  amici uomini.

Io sono grata di essere forte abbastanza per seguire le  mie regole, le mie idee, ma non tutte le ragazze hanno la mia stessa  tempra.

Voglio lasciare un mondo più equo alle future generazioni, un  mondo in cui non esistano etichette e dove il sesso con il quale  nasci, così come quello che ti senti, non possa in alcun modo  influire sulla carriera e su ogni ambito della routine di ciascun
 essere umano».

Scritto di getto in un pomeriggio della scorsa estate dalla penna icastica e graffiante di Sara Laure e prodotto dal fidatissimo team di _Cosmophonix Production_, “Voilà” canta la rivincita sulla subdola e insensata ghettizzazione nei confronti di quel “gentil sesso” la cui
definizione, per troppo tempo, ha collimato con “sesso debole”, rappresentando in musica la libertà di essere e sentirsi donna.

Biografia
Sara Laure, pseudonimo di Sara Laura Roldo, è una brillante cantautrice
italo-africana nata ad Isola della Scala (VR) da madre africana e padre
italiano.

Appassionata di musica fin da piccolissima, al punto da aver
appreso le melodie delle canzoni che ascoltava ed essere in grado di
riprodurle ancor prima di articolare parole e frasi, studia clarinetto
alcuni anni e si avvicina al canto formandosi in diversi celebri
Istituti veneti, tra cui il _CSM_.

Determinata ad inseguire il suo sogno, nonostante le opinioni contrastanti della famiglia, dà il via al suo percorso artistico esibendosi sul territorio regionale ed
aggiudicandosi la vittoria a svariati concorsi canori, che le consentono
di farsi conoscere e apprezzare da un pubblico sempre più vasto,
dimostrando a genitori e parenti che quella per la musica è sempre
stata una passione autentica e viscerale e non un capriccio transitorio.

Grazie ai feedback positivi, uniti al talento, all’impegno e alla
dedizione, Sara Laure diventa frontwoman di una cover band di Rihanna,
che la porta a vivere un’incredibile torunée europea.

Rientrata in Italia, scrive i suoi primi testi, realizzando, con l’illustre team di
_Cosmophonix Artist Development_, il suo primo singolo, “Ma Force”.

Il brano, intenso e personale, è il primo tassello di un puzzle musicale
eclettico e sincero, incorniciato da sonorità innovative e
sperimentali.

Grazie ad una vocalità sensuale, raffinata e fortemente
riconoscibile e ad una penna sensibile, versatile e incisiva, Sara Laure
è riconosciuta come une delle migliori proposte del panorama pop-soul
italiano.

Contatti utili: Instagram

By Music & Media Press