Mezzanotte dà voce alle parole del cuore in “mezzanotte (utc)”, una redenzione da se stessi attraverso l’amore che supera il concetto di tempo

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Ci sono canzoni capaci di arrivare dritte al cuore sin dal primo ascolto, brani in cui ad ogni singola parola corrisponde un’emozione.

Battiti espressi in liriche, armonie e fraseggi tradotti in composizioni musicali destinate a rimanere parte della nostra storia, perché in grado di raccontarla, di raccontarci.

Uno specchio interiore in cui si riflette tutto ciò che vive ai confini dell’anima, permettendo a ciascuno di noi di guardarsi dentro, senza maschere, filtri e pregiudizi
e da cui il brillante cantautore bresciano Mezzanotte trae luci, ombre e riflessi regalandoci, release dopo release, la possibilità di scorgerci, di conoscerci un po’ meglio.

Reduce dal successo di “Lockdown nel petto [1]” e “Verità [2]”, l’artista chiude il 2022 con “Mezzanotte (UTC)” (distr. _ADA Music Italy_), il suo nuovo singolo che rappresenta
una vera e propria poesia contemporanea, ma ben oltre il concetto di tempo.

Scritto poco prima della pandemia dallo stesso artista con l’irrinunciabile collaborazione di Vigan Mehmedi, “Mezzanotte (UTC)” è una sublime e potentissima virata verso la parte più malinconica e solitaria del nostro Io, che mediante la sua rivelazione si esorcizza e
trova pace, sollievo e comprensione, in uno sguardo che travolge i sensi per riportarli in vita, in un profumo che accarezza le fragilità rendendole peculiarità di cui innamorarsi, cessando di identificarle in difetti da celare dietro il sipario dell’insicurezza – «_Scusa sai se mi perdo dentro i tuoi occhi, come il tuo profumo, ma quell’azzurro mi ricorda il mare e quel sapore mi ricorda il paradiso_» -.

Il buio e il vuoto percepiti si scontrano con l’intensa luce di un paio d’occhi che riverberano amore, serenità e accoglienza, tra il desiderio di vivere e viversi pienamente – «_se mi seguirai nella notte ti dimostrerò che io penso a noi_» – ed il timore di non esserne all’altezza – «_scusa sai se poi penso troppo e poi non riesco ad essere diretto e non vado a tempo e non dico ciò che penso_» -; paure dettate dall’abitudine di rifugiarsi tra i meandri delle proprie emozioni, di implodere per non fare rumore, ma che, ora, si sgretolano dinanzi alle pulsazioni del cuore, ad un sentimento che riaccende il significato di ogni cosa – «_Io che annego nella notte e vivo dentro il buio e non riesco a dare al mondo un senso senza avere prima accanto te_» -.

«Questo pezzo – dichiara Mezzanotte – è nato un paio di anni fa, quando stavo attraversando un periodo un po’ cupo.

Mi sentivo molto solo per svariati motivi e ho cercato l’evasione e la compagnia della
mia penna, raccontando una storia d’amore.

Ho scritto della mia parte solitaria e insicura, quella che cerco di nascondere sempre.

Ho scritto di come sia possibile trovare la via della salvezza, la strada della salvazione, mediante l’impressione di una storia d’amore».

Una redenzione da se stessi che prende forma solo nel momento in cui torniamo a metterci in gioco mostrandoci per ciò che siamo davvero, una scintilla che illumina l’oscurità e, grazie alla presenza di un’anima simile alla nostra, ci ricorda quanto sia fondamentale uscire allo scoperto senza temere il giudizio, per poter assaporare ogni secondo, ogni brivido lungo la schiena, perché l’apprensione di non essere all’altezza – «_scusa se ho paura di non saper come prenderti_» -, non può e non deve impedirci di vivere e far fede ad una promessa, un impegno che valica e supera ogni concetto di tempo, quel «_Ti aspetto a mezzanotte_» in una “Mezzanotte (UTC)” che attraversa le oscillazioni delle lancette emotive per racchiudere e governare tutte le stagioni del
cuore.

Il brano, accompagnato dal videoclip ufficiale (disponibile da mercoledì 16 Novembre a questo link [4]), diretto da Francesco Colombo, riconferma la sensibilità artistica di Mezzanotte, evidenziandone versatilità e abilità autorale, comunicativa ed interpretativa, che unite alla capacità di attingere ad un immaginario originale rendendolo universale e fortemente identificativo, ne delineano una cifra stilistica unica e riconoscibile.

Biografia
Mezzanotte, al secolo Luca Patti, è un cantautore italiano nato a Brescia il 05 Ottobre 1996.

Appassionato di musica fin da bambino, grazie anche all’influenza positiva dei genitori, studia canto e inizia a comporre i primi testi come valvola di sfogo a situazioni e momenti
difficili, definendo la scrittura come “una benedizione per tutto quello che dà e per tutto il male che cancella”.

Nel 2021, pubblica il suo primo singolo, “Vino Rosso”, release scritta a quattro mani con Vigan Mehmedi e prodotta da DEMA, a cui seguono “Magari ti accorgi”, e, nel Maggio 2022, “Lockdown nel petto”, un brano dal forte impatto emotivo che, attraverso il traslato con il drammatico periodo di isolamento e restrizioni a cui tutto il mondo è stato chiamato a sottoporsi, invita l’ascoltatore a vivere pienamente, liberandosi dal confinamento del
cuore.

Due mesi più in là, nel Luglio del 2022, esce “Verità”, un’altalena di liriche e suoni sugli ingranaggi del cuore, capace di raccontare perfettamente in musica una generazione, la Z, che fatica a mettersi a nudo di fronte a sentimenti ed emozioni, abituata troppo spesso dai Media, dalle convenzioni sociali e più in generale dal mondo adulto, a celare dietro maschere satinate e corazze fittizie la sua vera essenza, le sue reali intenzioni.

Intenso, iconografico e dotato di una caratura vocale fortemente personale, Mezzanotte è tra le migliori proposte della nuova discografia italiana.

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