Un’analisi su come l’isolamento della pandemia ha modificato i nostri sentimenti
A meno di un anno dal rilascio dell’EP “Brucia”, comecarbone ritorna sulla scena con il singolo “La notte”.
Questo brano rock, influenzato dall’alternative italiano, si muove tra momenti di leggerezza e spinte più aggressive, mescolando riff di chitarra con contrasti tra linee melodiche morbide e testi dal tono deciso. “La notte” racconta un’esperienza di buio interiore, riflettendo sulle difficoltà delle relazioni profonde e sulla sensazione di isolamento emotivo condivisa da molti.
L’isolamento menzionato riflette l’esperienza vissuta durante la pandemia e la conseguente quarantena, che ha portato a un’interiorizzazione della non-socialità forzata. Questo ha generato problemi legati alla solitudine e alla difficoltà di riavvicinarsi agli altri, con una sorta di paura del contatto e della condivisione.
“La notte” segna il ritorno di comecarbone e il suo impegno in un nuovo percorso artistico. Il brano, diverso dai suoi lavori precedenti, rappresenta una crescita sia personale che artistica, con una musica più diretta e profonda.
Registrato e mixato da Ivan Malzone presso La Saletta e masterizzato da Davide Barbarulo allo studio 20Hz20kHz Mastering Lab di Napoli, “La notte” vede la partecipazione di Giovanni Carbone (voce e chitarra), Cristian Pinto (basso) ed Emanuele Pellegrino (batteria).
Il progetto fotografico curato da Amedeo Petrocchi, realizzato in una camera oscura appositamente preparata, offre una prospettiva unica sull’interiorità ed esteriorità, riflettendo la realtà delle emozioni proiettate sull’ambiente circostante.
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