CELI, vi racconto la mia musica

Ascolta qui il nuovo singolo

Ciao Elisabetta! Raccontaci un po’ del tuo nuovo nome d’arte: come mai, da Elisabetta Perversi, hai sentito l’esigenza di passare al nuovo nome CELI? E che significato ha questo nome per te?

«Ciao! Fino ad ora non avevo mai trovato un nome d’arte che mi rappresentasse realmente, così sono sempre rimasta fedele al mio nome di battesimo ed a me stessa, come cerco di fare anche nelle canzoni che scrivo. Poi, un giorno, mi è venuto in mente “CELI” e me lo sono sentito mio. Celi infatti, ha più significati per me:

– contiene il mio nome (Eli, da Elisabetta);

– significa “celare”, cioè nascondere qualcosa che vuole venire a galla, ed io sento sempre di essere alla ricerca di qualcosa;

– infine, Celi ricorda la parola “cieli”: la musica per me è qualcosa di immenso e infinito».

CELI è l’inizio di un nuovo percorso musicalmente differente oppure è un proseguimento del tuo precedente progetto, iniziato nel 2020 con La macchina del tempo, proseguito nel 2022 con il tuo primo EP Blalalala e concluso con Sei Nutrimento? Cosa rimane di Elisabetta Perversi e cosa invece c’è di nuovo secondo te?

«CELI è sicuramente un proseguimento, o meglio, un’evoluzione del mio percorso. C’è un cambiamento dovuto alle contaminazioni musicali di questi anni, agli incontri fatti con nuovi musicisti e nuovi progetti musicali. Però lo concepisco come un cambiamento naturale, che fa parte della vita, un proseguimento di qualcosa che c’era già».

Quali sono le influenze musicali che ti hanno formato maggiormente? Quali artisti e quali generi?

«Sicuramente i cantautori italiani: Dalla, De Andre’, Gino Paoli, Conte. Ci sono poi il pop e la musica dance che hanno caratterizzato la mia adolescenza negli anni 2000. E, per ultimo, l’incontro con la musica elettronica contemporanea che ascolto e sotto certi punti di vista apprezzo molto».

Il brano parla di estate, ma lo fa da un punto di vista anticonvenzionale e metaforico; dove trovi lo spunto per avere sempre un punto di vista originale e differente da quello degli altri?

«Ringrazio per il complimento implicito nella domanda 🙂 In realtà non credo di avere questa grande creatività. Cerco di raccontare quello che vivo e di farlo in maniera semplice, ma non troppo scontata. Mi aggrappo a delle immagini, come se volessi rappresentare visivamente, con un disegno, il concetto che voglio esprimere. Scrivo a partire da quell’immagine.»

Per questo brano sei partita dal testo oppure dalla musica? Com’è nata l’idea iniziale?

«Il brano l’ho scritto insieme al mio produttore Leonardo Falasco. Siamo partiti da un’idea melodica alla quale mi sono ispirata e ho scritto poi il testo».

Qual è l’ultimo brano che hai ascoltato su Spotify?

«L’ultimo disco di Maria Antonietta che ho trovato davvero piacevole».

E invece qual e l’ultimo brano che hai ascoltato e che ti ha davvero colpito?

«Ho riascoltato l’album Shabrang di Sevdaliza e credo sia un esempio molto interessante di musica elettronica».

Ci sono artisti specifici a cui ti ispiri quando scrivi i tuoi testi e la tua musica?

«Per quanto riguarda la musica, cerco di legarla molto alle parole: credo che la musica debba dare senso alle parole. Ho quasi sempre lavorato insieme ad un musicista (prima il pianista, ora il produttore) perché scrivere insieme ad un musicista arricchisce molto la parte melodica del brano. Per quanto riguarda i testi invece, provo a ispirarmi ai miei cantautori di riferimento, tra cui Brunori, Motta e Fabi. Ci provo!»

Che caratteristiche dovrebbe avere il tuo fan ideale?

«Credo che debba essere sempre sincero, anche facendo delle critiche, se necessario e soprattutto se costruttive. E poi penso che chi ascolta musica, e parlo prima da ascoltatrice che da cantautrice, debba cercare in ciò che ascolta qualcosa di suo con cui potersi confrontare, sentirsi identificato, oppure trovare conforto in quello che ascolta. Spero che le persone che ascoltano la mia musica cerchino e trovino questo.»

Quali sono i tuoi progetti musicali per il futuro? Sia a breve termine che a medio-lungo termine.

«Uscirà il video di “Un mare di sabbia” l’8 luglio, porterò live il mio progetto durante l’estate e in autunno presenterò un nuovo singolo. Per quanto riguarda i progetti a lungo termine invece, mi piacerebbe far uscire un album di inediti nei prossimi anni».

Links utili

Instagram | Facebook | Youtube