Con gli orizzonti musicali già alla ricerca di una rivisitazione del passato, cosa ci può essere di più di un canto di resistenza? Solo un canto di esistenza, di una coscienza immutata nel continuo movimento di una metropoli.
Questo è “Matusalemme“: l’evocazione di una figura di barbone jannaccesco si mescola con i richiami di navigli, movida, fuorisalone, delle automazioni bancarie, delle catene sushi e dei lavori di comunità migranti nei meandri nascosti della città. Santorosso porta con sé un nuovo sound elettronico nel suo repertorio, creato in collaborazione con Alibi Production, parlando di un’esistenza antica, nel cambiamento del tutto per un cambiamento di niente, con la ricerca di un’impronta artistica prettamente milanese come già fatto con il singolo “Metodo – Ma và a ciapàa i ràtt” nel 2019.
Biografia Santorosso
Nato e cresciuto a Milano, Santorosso si forma musicalmente da autodidatta e in occasionali serate di strada tra zona Colonne e Navigli. Partecipa nel 2017 ad un campo formativo al Centro Europeo Tuscolano di Mogol in Umbria.
Il primo album autoprodotto, “Siam solo uomini“, esce nel 2017, seguito dai due video su Youtube dei brani “La danza della pioggia acida” e “Amarcord”. Il 5 luglio 2019 l’album “Siam solo uomini” diviene disponibile su Spotify e altri distributori digitali. Il 26 luglio sugli stessi distributori esce il nuovo singolo “Metodo (ma va a ciapàa i ràtt)”, seguito successivamente dall’omonimo video musicale. Il 4 agosto 2020 è uscito il singolo “Canto dei fantasmi”.
Nel 2019 è stato tra i 30 concorrenti nazionali selezionati per i progetti “Postepaycrowd-VISA” a sostegno della musica italiana, portando a compimento la raccolta fondi per il Sanremo Rock, di cui ha partecipato alle semifinali regionali.
L’ultimo Ep “Matusalemme”, con 3 brani tra cui l’omonimo che da il titolo al singolo che sarà presente anche nella compilation Very Indies 2021, in uscita il prossimo 20 Marzo, su tutte le piattaforme digitali è stato pubblicato a giugno 2021. Con Matusalemme Santorosso è stato tra i 9 semifinalisti della 1a edizione del Lusenstock Festival con la direzione artistica del cantautore Alberto Fortis.
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