La Fucina dei Artisti Emergenti recensisce Giuliano Pramori

“Immagina tutta le gente
condividere il mondo intero…
Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo.

Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno.” (John Lennon)

Il Cantautore possiede la peculiarità di scrivere testi associandoli poi ad
una melodia ottenendo una canzone, figura e caratteristica ampiamente
riscontrabile in Giuliano Pramori.

Il suo glamour ricorda e fa riassaporare atmosfere passate vissute grazie ai Cantautori Italiani degli anni 60.

Quando scrive non li vuole richiamare volutamente, viene così tutto in maniera
naturale e spontanea.

Non si vergogna affatto e non rechiamo alcuna offesa quando qualche
ascoltatore attento lo percepisce e lo fa notare, essere accostato ai Grandi d
passato è decisamente un vanto.

Quando scrive un’autore diventa osservatore critico delle proprie creature.
A posteriori, durante il primo ascolto o la prima lettura dei testi ultimati si
percepiscono nuove sensazioni.

Le intenzioni a cui il singolo era stato creato originariamente si possono
trasformare e mutare in altri e più ampi concetti che durante la prima ideazione
non si aveva minimamente pensato neanche per un’istante.

La magia dell’Arte è anche questo, scoprire e conoscere nuovi concetti od
emozioni percepite ed individuate anche dal contributo dei tuoi primi
ascoltatori del brano.

Intagliare il tessuto per imbastire il vestitino dei pezzi parte sempre da
modalità e concetti diversi tra loro.

La genesi è sempre data da un’inizio di accordi o dal fissare su un foglio le
parole di un testo, il tutto accomunato ed unito da un’unica motivazione: la
voglia di fermare un’attimo o per meglio dire da un tuo “sentire”.

A tutto ciò corre a sostegno l’ego presente in ogni artista, esso gli suggerisce
come ed in quale forma esprimersi trovando le chiavi giuste per una
composizione artistica o musicale.

Tutto questo dipoi arricchito ed elaborato dalla singola e propria esperienza
estrapolata dal proprio vissuto personale.

Compone e crea i suoi brani sempre facendoli nascere a strati, come ogni
persona intelligente, perché necessari di revisioni.

Tutte parlano comunque di te, del tuo sentire appena provato e vissuto.
Magari abbisognano di alcuni ritocchi o make up successivi per rendere il tutto
più credibile e presentabile al tuo “gusto” artistico.

Da questo file denominato Spore parte ogni volta Giuliano quando vuole dare
vita ad una nuova creatura, ripercorrendo e rileggendo tutte le idee scritte e
musicali depositate in esso.

Il nome deriva dalla loro caratteristica in natura, questi pulviscoli hanno la
potenza di generare molteplici nuove vite, come le tracce contenute genero
spesso un concetto da cui può nascere un nuovo brano.

Forse questa è stata la scelta del nome, anche perché in verità ci confida che
la vera motivazione effettuata parecchi anni fa è poco rilevante ed è stata
orami del tutto scordata.

La cosa importante è che da queste spore nasca o possa prendere forma
un’artista che verrà.

Sempre una questione di Ego o semplicemente un desiderio lasciare qualcosa
che identifichi traccia del tuo passaggio.

Essere credibile è un’aspetto importante anche nella musica perché con le
proprie canzoni si cerca di arrivare a colpire o solleticare i sentimenti
dall’ascoltatore.

Un vero artista non desidera solo fermare il suo sentire ma desidera arrivare
emozionando riuscendo appieno così nel suo lavoro, facendo diventare
anch’esso partecipe e magari proprio il sentire che ha stimolato l’ego
dell’artista.

Per mezzo all’Arte questo tipo di sentire negli Artisti è molto vivido, nella vita di
tutti i giorni al contrario è mitigato e soffocato forse perché non viene
permesso per svariati motivi personali.

Questi aspetti emotivi normalmente nella vita del quotidiano vivere non
vengono espressi o palesati, attraverso la Musica e l’Arte si riescono ad
esternarli invece che celarli o censurarli.

Nei testi abbiamo sempre un messaggio da veicolare anche con aspetti
negativi delle volte, senza però cadere nella estremizzazione dei concetti.

Sbagliato è far passare per normalità fatti decisamente non positivi come la
sopraffazione, normalità deve invece essere sempre una comunione e
condivisione tra persone.

Cercare sempre di lanciare messaggi positivi in quello che si scrive, perché il
desiderio dell’artista è creare comunione facendo stare bene invece che
generare e far proliferare divisione nella gente.

Il valore fondante dell’amicizia oltre valica ogni confine.
Le canzoni composte da Pramori sono oramai poche, orientato maggiormente
a nuove collaborazioni con altri artisti e produttori amici.

Collaborazioni anche a distanza come con Cristian Cardillo arrangiatore e
produttore addetto al mix e mastering.

Donatello Menna arrangiatore e Clarissa Sabatini poliedrica strumentista e
cantante con una forte passione per gli strumenti a percussione provenienti
dalla cultura musicale africana.

Tutti i testi invece e le linee melodiche sono frutto della sua vena artistica.
Inoltre a Parma, sua terra natia, collabora con due musicisti: Alberto Padovani
cantautore con cui collabora oramai da una vita, il suo primo ascoltatore e
contatto esterno, e Michael Lopez produttore ed arrangiatore.

Questa comunione oltre che a cantarcela la attua e la persegue tutti i giorni,
anche nella creazione delle sue o nostre creature.

Contatti utili: Giuliano Pramori INSTAGRAM

Recensioni scritte a modo mio di Bresciani Enrico.