“La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare.” (Ezio Bosso)
Un errore catalogare la musica perché tutto è musica e va quindi ascolta.
Qual’è il problema! A core a core con Daniele Ferola artista appassionato della musica Rock anche se scrive pezzi Pop con testi scaturiti dalla sua fervida creatività, tutto questo dimostra quanto può essere magica la musica.
Le sue canzoni affrontano temi importanti che lo rappresentano, il vivere quotidiano effimero ci offre virtualmente tutto ma la realtà è diversa, una continua ricerca personale a tutto quello che orami da tempo ci siamo fatti scappare.
Nei concetti espressi nei testi gli ascoltatori possono ritrovarsi, infatti non entra mai nello specifico per far si che ognuno possa sentire anche suo il brano.
L’uso semplificativo del verbo è ricercato e mirato per essere semplice in tutto, la semplicità è una qualità e non è semplice essere semplici.
La carica emotiva e la lirica differente ascoltata nei vari brani da risalto a tutto quanto scritto.
Indipendente in tutto, coglie l’occasione per lanciare un’anatema a tutti quei sfruttatori che vivono sulle spalle dell’Arte di ognuno di voi Artisti.
Fate molta attenzione a chi incontrate sulla vostra strada, un’amara esperienza vissuta anche in prima persona da Daniele, caduto in giovane età in questa perfida e sinuosa ragnatela.
Negli arrangiamenti viene aiutato, molto attento però a rimanere fedele in quello che chiede.
Maniacale nelle sue esecuzioni, accetta qualche piccolo consiglio visto trattasi sempre di un lavoro in team.
Scrive tutto a vista nel momento in cui ha provato un’emozione, via obbligatoria altrimenti se si lascia andare la magia provata in quel preciso istante o momento non la si ricrea più.
Tutto quanto avviene nello stesso momento, alcune volte la musica prevale sul testo suggerendogli le parole, il tutto a seconda di quello che si sta componendo.
L’atmosfera magica ricreatasi in questa interessante ed interminabile intervista è sempre stata sin dagli inizi palpabilmente tangibile, arrivando quindi nel finale con qualche innocente confessione.
La macchina è una calotta fantastica per ascoltare la musica avvolti completamente percependo al massimo tutte le alternanze musicali; tu sei nel centro.
Daniele oltre a trovare un immenso piacere nell’ascoltala in macchina, ama suonarci anche dentro; comportamenti folli? Penso di più comportamenti da Artista Vero.
Non si spaventa a stare da solo sul palco raggiungendo l’apice massima con la sua chitarra classica.
Preferendo però alla grande relazionarsi con il pubblico essendo accompagnato dai due suoi chitarristi, chitarra acustica ed elettrica.
Vivere e cogliere le emozioni del momento per trasformarle in Arte, questa è Magia palpabile e percepibile ovunque.
Recensioni scritte a modo mio di Bresciani Enrico.