ascolta “Musica Balkanica (versione italiana)”
Radu Ion Constantin pubblica l’album “Musica Balkanica (versione italiana)” contenente 6 brani con i quali si presenta al pubblico italiano in stile balcanico nel suo vero valore strumentale e linguistico mai sentito fino ad ora in Italia.
L’album fa parte del progetto “Balkanica senza frontiere”, ispirato da un episodio di vita vissuta nel quale l’artista ha realizzato: “Nessuno della mia comunità romena, ha mai provato ad integrare in modo concreto il popolo italiano e quello balcanico attraverso la musica.”
Crea e sviluppa così questo progetto, raggiungendo già un repertorio di oltre 150 brani da distribuire, che abbraccia a 360 gradi la zona Balcanica, la maggior parte dei quali tratta lo stesso tema del brano originario.
“Cantavo alcune di queste canzoni già all’età di 6 anni, canzoni che nel tempo hanno subito diverse trasformazioni, mantenendo però sempre la stessa melodia e originalità.
I brani sono un vero e proprio upgrade dell’originale, ho trasportato, ringiovanendolo, un repertorio popolare locale, ereditato dalla tradizione, in un panorama internazionale, vestendolo con un testo nuovo mantenendo allo stesso tempo la virtuosità e la bellezza delle canzoni tipiche/etniche balcaniche, tutto ciò come segno di rispetto ma anche d’integrazione personale nella comunità in cui sono ospitato da quasi 20 anni, ossia quella italiana”
Radu Ion Constantin in questo progetto ha fatto tutto il possibile affinché agli italiani arrivi una musica piacevole, ricca di calore, una musica che non è lontana dai loro gusti, una musica che ha la sua presenza, incantevole, una musica originale e soprattutto comprensibile.
Due dei sei brani dell’album sono una fusione di generi, tra disco-balcanico e rock-balcanico.
La musica, unita al ballo, è il fulcro della cultura popolare romena, che si tramanda da secoli alle nuove generazioni attraverso le feste di piazza, lasciando la propria impronta, è un tipo di musica che deve essere vissuta e quindi assolutamente ballata, non solo ascoltata, perché il ballo amplifica il piacere di ritrovarsi ed ascoltare questo tipo di melodie.
Gli stili musicali Balcanici sono tantissimi e vari tra di loro a seconda del luogo nel quale ti trovi, che tu sia in Moldavia, o in Ardeal, ossia in Oltenia, Banat come in Serbia o in Bulgaria addirittura in Ungheria o in Ucraina sentirai la musica Balcanica.
La tradizione musicale alla base di queste melodie è fortemente radicata nella cultura balcanica al punto tale da poter organizzare un concerto con una band formata da un fisarmonicista serbo, un violinista romeno o un batterista bulgaro che si vedono in quel momento per la prima volta, e ne risulterebbe un successo.
“Per il mio vissuto credo che la musica balcanica sia sempre riuscita ad intrecciare culture e tradizioni provenienti da popoli diversi, in modo sempre, armonioso e spettacolare.
Sono felice di quello che posso fare come cantante, con la mia interpretazione insolita di musica Balcanica in lingua italiana, sia per il popolo romeno che per quello italiano, e di essere il primo ad aprire questa porta e dare così il via libera ad un vero e proprio scambio della cultura musicale.
Provengo da una famiglia di musicisti e anch’io come loro ho il desiderio di portare avanti la tradizione romena usando al meglio l’esperienza acquisita negli anni.
Ciò che mi ha spinto a riprendere questa parte della mia vita, per un periodo accantonata, é la passione per la musica, l’amore per la gente, la voglia di condividere con gli altri quello che porto dentro, e la mia più grande soddisfazione resta fare del mio meglio per regalare tutto me stesso a chi lo apprezza e ne ha bisogno.”
CENNI BIOGRAFICI
Radu Ion Constantin, nasce il primo maggio 1976, in una famiglia di musicisti da diverse generazioni, a Drobeta Turnu Severin in Romania, città confinante con la Serbia e con la Bulgaria, un posto dove la cultura musicale è ricca di influenze popolare e tradizioni secolari, dove stili serbi s’intrecciano con stili bulgari e anche rumeni.
Negli anni 20 la bisnonna cantava nelle piazze accompagnata solo dal suono di una fisarmonica e un violino.
Figlio di Radu Ion, cantante dell’Orchestra Izvorașul, l’orchestra folcloristica di Drobeta Turnu Severin, sotto il regime di Ceaușescu, quando i testi delle canzoni erano fortemente censurati e la parola libertà era solo un’utopia.
Dall’età di 6 anni fino ai 14 studia canto presso la “Scuola popolare d’arte” di Drobeta Turnu Severin dove poi si specializza come chitarrista.
Alle fine degli studi musicali, per un periodo di circa 5 anni si esibisce nei locali pubblici e manifestazione del suo paese come chitarrista e cantante.
Nel 2000 decide di trasferirsi in Italia dove si dedica agli studi infermieristici presso l’università di Padova ma il suo lato artistico è sempre presente.
Nel 2016 la sua passione per la musica torna alla ribalta, con un forte slancio creativo, senza più fermarsi fino a sfociare nel progetto “Balkanica senza frontiere”, di cui “Musica Balkanica (versione italiana)” è il primo album di una lunga serie.
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